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Si è tenuto a Roma dal 23 al 24 novembre 2005, presso la Sala dello Stenditoio del Complesso monumentale del San Michele a Ripa, il 52° Congresso dell'Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dal titolo Le politiche delle biblioteche in Italia: i servizi.
L'impostazione generale dell'evento è apparsa completamente rivoluzionata rispetto all'attività congressuale passata e ha rappresentato una sorta di ripensamento e superamento dell'esperienza di Bibliocom, affermatosi nel tempo come la più articolata rassegna di convegni, eventi, prodotti e servizi del settore bibliotecario. Quest'anno infatti, a differenza del modello Bibliocom, si è avuto un congresso monotematico, articolato in due sessioni da sviluppare in due giornate. Il programma dell'evento prevedeva inizialmente anche una terza sessione, dedicata alle politiche per l'accesso all'informazione, che è stata cancellata a causa dello sciopero generale del 25 novembre scorso.
L'appuntamento è stato caratterizzato da alcuni fatti significativi: da una parte la partecipazione di Michael Gorman, autorevole presidente dall'ALA (American Library Association), in veste di relatore, dall'altra la presenza di nomi nuovi nel panorama bibliotecario nazionale, i cui interventi hanno permesso di sviscerare il tema dei servizi attraverso approcci diversi e soprattutto da punti di vista differenti.
Nella prima sessione, relativa alle prospettive di cooperazione e sviluppo dei servizi, dopo una disamina accurata del ruolo che Stato, Regioni e Università hanno avuto finora nella definizione delle politiche bibliotecarie, si è sottolineata la necessità di potenziare la cooperazione tra biblioteche, indipendentemente dalle tipologie e/o "afferenze" istituzionali. Le biblioteche, consapevoli dell'importanza strategica che l'informazione riveste in ogni settore della società, devono necessariamente andare oltre i limiti del proprio spazio fisico e del proprio posseduto, candidandosi a diventare il punto d'accesso privilegiato all'informazione ovunque e comunque disponibile. La cooperazione deve diventare una filosofia di servizio, un metodo di lavoro improntato all'integrazione, alla flessibilità e alla qualità.
La seconda sessione del congresso, dedicata alle relazioni che intercorrono tra servizi bibliotecari e territorio, ha preso in esame il ruolo della biblioteca quale agente di sviluppo sociale, culturale ed economico per il territorio e le comunità di riferimento. Da più parti è stata sottolineata la necessità di sviluppare servizi che vadano oltre le semplici consulenze bibliografiche, servizi sempre più orientati verso il mondo del lavoro e con un forte impatto sulle collettività, servizi che garantiscano riconoscibilità alle biblioteche per il contributo formativo, ricreativo e informativo che esse sono quotidianamente tenute a dare in virtù della propria mission.