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Preparati di anatomia generale e microscopica
Sotto vi è una ghiandola nella quale sono preparati i dotti escretori; subito a lato di quest’ultima si trova poi un linfonodo coi suoi vasi linfatici afferenti ed efferenti, il quale è del tutto simile a quelli raffigurati nelle tavole dell’Anatomia universale di Paolo Mascagni e presenta alla sua superficie immagini filamentoso-reticolari. Dopo il muscolo si nota una vena con affluenti, aperta per mostrarvi all’interno le valvole del Fabrizio d’Acquapendente; a fianco trovasi poi una lamina connettivale con le venule iniettate. In alto, tra la vena ed il muscolo, sono raffigurati quattro cilindretti ed un altro cilindretto si trova ancora sotto la vena: sono tronchicini nervosi visti al microscopio, quali appunto li rappresentò il Fontana nella tav. III del suo Traité sur le venin de la vipère; la differente striatura in essi presente, nei primi trasversale e nel secondo longitudinale ed un po’ ondulata, è in relazione al fatto che, come dimostrò lo Zanobio1 e successivamente confermato da altri,2 l’osservazione microscopica dei nervi a fresco fu fatta rispettivamente a luce riflessa ed a luce trasmessa. In basso, tra la vena ed il muscolo, è riprodotta l’immagine microscopica di un nervo con dissociate le singole fibre che lo compongono; esso quindi illustra la grande scoperta della fibra nervosa, dovuta a Felice Fontana.
Sotto il tronchicino nervoso con striatura longitudinale si vedono ancora il quadro microscopico di un nervo schiacciato e quello di un nervo scomposto nei suoi fascetti di fibre nervose. Da ultimo, si nota superiormente un preparato di mucosa nel quale è parzialmente asportato l’epitelio ed appaiono numerosi follicoli linfatici con al centro le cripte.
Sotto vi è la parte prossimale di un omero che, sezionata longitudinalmente, presenta il midollo osseo rosso entro l’osso spugnoso dell’epifisi e quello giallo nella cavità midollare della diafisi, nonché in quest’ultima anche l’arteria nutritizia. Si osserva infine il frammento di un osso piatto della volta cranica, con parzialmente asportato il tavolato esterno e la diploe per dimostrare il tavolato interno.