Anestesia e Rianimazione Stampa

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Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione

  
Direttore

Prof. Gabriele Finco
Professore ordinario di Anestesiologia
Policlinico Universitario
S.S. 554, Bivio per Sestu
I-09042 Monserrato (CA)
Tel. +39 070 5109 6513
Fax
e-mail: gabrielefinco(at)medicina.unica.it

Referente


 



Norme Comuni
Norme Comuni

Norme Comuni

Norme Comuni

Norme generali comuni alle scuole di specializzazione

(Fonte: D.R. n° 2498 del 28 ottobre 1997)


Istituzione, finalità, titolo conseguito

1. Le Scuole di specializzazione dell'area medica possono essere articolate in indirizzi.
2. Le Scuole hanno lo scopo di formare medici specialisti nel settore dell'area medica.
3. Le Scuole rilasciano il titolo di specialista nello specifico settore.
4. Possono essere istituiti altresì Corsi di aggiornamento, ai sensi e con le modalità previste dall'art. 6 della legge 341/1990. A tali corsi si applicano le norme attuative della Direttiva CEE 92/98, recepite con il D.L.vo n° 541/1992.

Organizzazione delle Scuole

1. La durata del Corso degli studi per ogni singola Specializzazione è definita nell'Ordinamento didattico specifico della Scuola.
2. Ciascun anno di corso prevede di norma 200 ore di didattica formale e seminariale ed attività di tirocinio guidate da effettuare frequentando le strutture sanitarie delle Scuole universitarie e/o ospedaliere convenzionate, sino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo pieno operante nel Servizio Sanitario nazionale. Tali ordinamenti delle singole Scuole disciplinano gli specifici standard formativi.
3. Concorrono al funzionamento delle Scuole la Facoltà di Medicina e Chirurgia, i Dipartimenti e gli Istituti nonché le strutture ospedaliere eventualmente convenzionate.
4. Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a tutti i requisiti di idoneità di cui all'art. 7 del D.L.vo 257/1991.
5. Rispondono automaticamente a tali requisiti gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, operanti in settori coerenti con quello proprio della Scuola di Specializzazione.
6. Le predette strutture non universitarie sono individuate con i protocolli d'intesa di cui allo stesso art. 6, comma 2 del D.L.vo n° 502/1992.
7. La formazione deve avvenire nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate, intese come strutture assistenziali tali da garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale pratico, compreso il tirocinio nella misura stabilita dalla normativa comunitaria (L.428/1990 e D.L.vo 257/1991).
8. Fatti salvi i criteri generali per la regolamentazione degli accessi, previsti dalle norme vigenti, ed in base alle risorse umane e finanziarie ed alle strutture ed attrezzature disponibili, ogni Scuola è in grado di accettare un numero massimo di iscritti, determinato per ciascun anno di corso ed in totale.
9. Il numero effettivo degli iscritti è determinato dalla programmazione nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della Sanità ed il Ministero dell'universo e della Ricerca scientifica e Tecnologica, e dalla successiva ripartizione dei posti tra le singole Scuole. Il numero degli iscritti a ciascuna Scuola non può superare quello totale previsto nello stampo; in caso di previsione statutaria di indirizzi riservati a laureati non medici, lo statuto della Scuola indica il numero massimo degli iscrivibili.
10. Sono ammessi al Concorso di ammissione alla Scuola i laureati del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, nonché, per gli specifici indirizzi, laureati non medici. Le lauree sono specificate nelle singole tipologie.
11. Sono altresì ammessi al Concorso coloro che siano in possesso di titolo di studio, conseguito presso Università straniere e ritenuto equipollenza dalle competenti Autorità accademiche italiane.
12. I laureati in Medicina e Chirurgia utilmente collocati in graduatoria di merito per l'accesso alle scuole di specializzazione possono essere iscritti alle scuole stesse purché conseguano il titolo di abilitazione all'esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all'effettivo inizio dei singoli corsi.
13. Durante tale periodo i predetti specializzandi acquisiscono conoscenze teoriche e le prime nozioni pratiche nell'ambito di una progressiva assunzione di responsabilità professionale.

piano di Studi di addestramento professionale

1. Il Consiglio della Scuola è tenuto a determinare l'articolazione del Corso di Specializzazione ed il relativo piano degli studi nei diversi anni e nelle strutture di cui al precedente articolo "Organizzazione delle Scuole",comma 3.
2. Il Consiglio della Scuola, al fine di conseguire lo scopo di cui all'art. "Istituzione, finalità, titolo conseguito", comma 2 e gli obiettivi previsti nel successivo comma 3 e specificati nelle Tabelle A e B relative agli standards formativi specifici per ogni Specializzazione, determina pertanto, nel rispetto dei diritti dei malati:
a) la tipologia delle opportune attività didattiche, ivi comprese le attività di laboratorio pratiche e di tirocinio;
b) la suddivisione nei periodi temporali delle attività didattiche teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di tutorato.
3. Il Piano di studi è determinato dal Consiglio di ogni Scuola nel rispetto degli obiettivi generali e di quelli da raggiungere nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico-disciplinari riportati per ogni singola Specializzazione nella specifica Tabella A.
4. L'organizzazione del processo di addestramento, ivi compresa l'attività svolta in prima persona minima indispensabile per il conseguimento del Diploma, è attuata nel rispetto di quanto previsto per ogni singola Specializzazione nella specifica Tabella B.
5. Il Piano dettagliato delle attività formative, di cui al 1° e 3° comma del presente articolo, è deliberato dal Consiglio della Scuola e reso pubblico nel Manifesto annuale degli Studi.

programmazione annuale delle attività e verifica del tirocinio

1. All'inizio di ciascun anno di corso il Consiglio della Scuola programma le attività comuni per gli specializzandi e quelle specifiche relative al tirocinio.
2. Per tutta la durata della Scuola gli specializzandi sono guidati nel loro percorso formativo da tutori designati annualmente dal Consiglio della Scuola.
3. Il Tirocinio è svolto nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate. Lo svolgimento dell'attività di tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia affidata la responsabilità didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto.
4. Il Consiglio della Scuola può autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture Universitarie ed extrauniversitarie coerenti con le finalità della Scuola per periodi complessivamente non superiori ad un anno. A conclusione del periodo di frequenza all'estero, il Consiglio della Scuola può riconoscere utile, sulla base di idonea documentazione, l'attività svolta nelle suddette strutture estere.

esame di diploma

1. - L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato scritto su una tematica, coerente con i fini della Specializzazione, assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzata sotto la guida di un docente della Scuola.
2. La Commissione d'esame per il conseguimento del Diploma di specializzazione è nominata dal Rettore dell'Ateneo, secondo la vigente normativa

protocollo di intesa e convenzioni

1. L'Università, su proposta del Consiglio della singola Scuola e del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia quando trattasi di più scuole per la stessa Convenzione, può stabilire protocolli d'intesa ai sensi del 2° comma dell'articolo 6 del D.L.vo 502/1992, per i fini di cui all'articolo 16 del medesimo D.L.vo.
2. L'Università su proposta del Consiglio della Scuola, può altresì stabilire Convenzioni con Enti Pubblici o Privati con finalità di sovvenzionamento per lo svolgimento di attività coerenti con gli scopi della Scuola

norme finali

1. - Le Tabelle A e B, che definiscono gli standards nazionali per ogni singola tipologia di Scuola (sugli obiettivi formativi e relativi settori scientifico disciplinari di pertinenza e sull'attività minima dello specializzando per l'ammissione all'esame finale), sono decretate ed aggiornate dal Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con le procedure di cui all'art. 9 della legge 341/1990. Gli standards sono applicati a tutti gli indirizzi previsti.
2. La Tabella relativa ai requisiti minimi necessari per le strutture convenzionabili è decretata ed aggiornata con le procedure di cui all'art. 7 del D.L.vo 257/1991.
3. Le disposizioni contenute nelle norme generali comuni a tutte le Scuole di specializzazione si applicano anche alle Scuole di specializzazione del settore medico, purchè non risultino in contrasto con disposizioni legislative o regolamentari successive e con lo Statuto dell'Ateneo.



Scuola e Obiettivi formativi

Titolo rilasciato: Specialista in anestesia e rianimazione
Area Funzionale: Servizi clinici
Sotto-area: Servizi clinici diagnostici e terapeutici
Classe: Servizi clinici specialistici
Durata anni: 5

 

- Nella Facoltà di Medicina e Chirurgia è istituita la Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione. La Scuola risponde alle norme generali delle Scuole di Specializzazione dell'area medica.

La Scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nei settori dell'Anestesiologia, della Rianimazione, della Terapia Intensiva, della Terapia -Antalgica e della Terapia Iperbarica.
La Scuola è articolata negli indirizzi di:

a) Anestesiologia e Rianimazione
b) Terapia Intensiva
c) Terapia Antalgica
d) Terapia Iperbarica

La Scuola rilascia il titolo di Specialista in Anestesia e Rianimazione.

Il corso ha la durata di 4 anni.

La Scuola ha la sua sede amministrativa presso il Dipartimento di Scienze Mediche Internistiche, Anestesiologiche e Immunoinfettivologiche.
Concorrono al funzionamento della Scuola le strutture della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari e quelle del S.S.N. individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6 comma 2 del D.lgvo 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla Tab. A e quello dirigente del S.S.N. delle corrispondenti aree funzionali e discipline.

Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi è di 6 per ciascun anno di corso.

La Scuola comprende undici aree di addestramento professionalizzante:
a) Preparazione preoperatoria e del trattamento medico
b) Anestesia generale
c) Anestesia loco-regionale
d) Anestesia e Terapia Intensiva nelle specialità
e) Assistenza perioperatoria
f) Rianimazione ed intervento di emergenza
g) Rianimazione e terapia intensiva
h) Terapia antalgica
i) Terapia iperbarica
l) Monitoraggio e misurazioni
m) Organizzazione

Aree di addestramento professionalizzante

Le Aree di addestramento professionalizzante e i relativi settori scientifico-disciplinari sono indicati nella sottoriportata tabella:

TABELLA A

AREA A. - Preparazione preoperatoria e trattamento medico
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare correttamente e preparare adeguatamente il paziente all'intervento chirurgico, individuando lo stato psicologico e le condizioni fisiopatologiche che possono influenzare la condotta anestesiologica.

AREA B. - Anestesia generale
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di scegliere e somministrare farmaci ed utilizzare tecniche idonee a determinare ed a mantenere uno stato di anestesia generale in condizioni di elezione ed in quella di urgenza.

AREA C. - Anestesia loco-regionale
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di applicare le principali tecniche di anestesia loco-regionale.

AREA D. - Anestesia e terapia intensiva nelle specialità
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di condurre un trattamento anestesiologico completo, appropriato e sicuro nei diversi settori di applicazione; saper illustrare i principi dei più comuni ed importanti interventi che richiedono un trattamento anestesiologico sia in condizioni di elezione che in quelle di urgenza nei seguenti settori: neurochirurgia, toracochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia pediatrica, ginecologica ed ostetrica, chirurgia addominale, maxillo-facciale, dei trapianti, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare, chirurgia plastica, ortopedia, oculistica, indagini radiologiche, radioterapia, ecc.; trattare il paziente durante e dopo tali procedure specialistiche collaborando con gli altri membri dello staff operatorio.

AREA E. - Assistenza perioperatoria
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di controllare l'evoluzione dell'immediato recupero postoperatorio, il trattamento clinico del dolore postoperatorio.

Area F. - Rianimazione ed intervento di emergenza
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare le principali sindromi di pertinenza della rianimazione: nonché essere in grado di affrontare le principali situazioni di emergenza sanitaria intra- ed extra-ospedaliere.

AREA G. - Rianimazione e terapia intensiva
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare i principali quadri di interesse intensivologico, conoscere la basi fisiopatologiche ed applicare le principali tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo di parametri cardiologici, emodinamici, respiratori, neurologici, neurofisiologici, metabolici.

AREA H. - Terapia antalgica
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di arrecare sollievo al dolore acuto e cronico; conoscere le basi anatomiche e fisiologiche della genesi, conduzione e percezione dello stimolo doloroso; conoscere le caratteristiche farmacologiche e le modalità di impiego degli analgesici.

AREA I. - Terapia iperbarica
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le indicazioni al trattamento iperbarico, saper diagnosticare i quadri clinici per i quali il trattamento deve considerarsi elettivo ed essere in grado di applicarlo adeguatamente.

AREA L. - Monitoraggio e misurazioni
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare le diverse situazioni che richiedono un monitoraggio e di scegliere la strumentazione adatta; deve saper definire i principi di misurazione delle più importanti variabili fisiologiche.

AREA M. - Organizzazione
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le principali esigenze organizzative dell'anestesiologia e rianimazione anche in relazione alle implicazioni bioetiche legali della pratica medica ed anestesiologica.

Durante i 5 anni di corso è richiesta la frequenza nei seguenti reparti, divisioni, ambulatori e laboratori, che garantiscono, oltre ad un'adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale pratico compreso il tirocinio nella misura stabilita dalle normative comunitarie (L. 428/1990 e D.Lvo 257/1991):
- Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione;
- sale operatorie di chirurgia generale e specialità chirurgiche;
- sale di risveglio post-operatorio;
- Centro di Rianimazione;
- reparti di Terapia Intensiva;
- Pronto Soccorso;
- sale parto;
- ambulatori di anestesia e terapia antalgica;
- laboratori di diagnostica invasiva e non-invasiva.

Standard complessivo di addestramento professionalizzante

Lo Standard complessivo di addestramento professionalizzante è quello indicato nella sottoriportata tabella:

TABELLA B


Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, avere superato gli esami annuali ed il tirocinio, e deve dimostrare di aver raggiunto una completa preparazione professionale specifica, basata sulla dimostrazione di avere personalmente eseguito atti medici specialisti, come di seguito specificato:

1. Area della preparazione preoperatoria e del trattamento medico
- aver partecipato alla discussione preoperatoria di almeno 1000 casi clinici
- aver discusso la preparazione preoperatoria
- aver osservato la preparazione di routine
- conoscere gli effetti della premedicazione e le sue conseguenze nel periodo pre e post-operatorio.

2. Area dell'anestesia generale
- aver acquisito esperienza nel somministrare anestesie generali ad almeno 500 pazienti in tutte le branche chirurgiche
- aver utilizzato un'ampia varietà di attrezzature
- aver applicato le diverse tecniche di monitoraggio
- aver utilizzato uno stimolatore nervoso
- aver valutato il funzionamento delle attrezzature in ambito clinico.

3. Area dell'anestesia loco-regionale
- aver acquisito autonomia nell'attuazione delle principali tecniche di anestesia loco-regionale e nell'analgesia del parto.

4. Area dell'anestesia nelle specialità e della terapia intensiva postoperatoria
- aver effettuato il trattamento anestesiologico per pazienti di tutte le branche chirurgiche con almeno 500 anestesie generali
- aver eseguito nel decorso postoperatorio almeno 1000 casi clinici anche nell'ambito dei turni di cui al punto 7
- aver utilizzato in sala operatoria le più comuni posizioni chirurgiche (laterale, litotomica, ecc)
- aver osservato, durante un tirocinio in sala operatoria di cardiochirurgia , l'applicazione di tecniche di circolazione e di ossigenazione extracorporea.

5. Area dell'assistenza perioperatoria
- aver effettuato un periodo continuativo di servizio presso la sala di risveglio
- aver partecipato alle visite postoperatorie
- aver partecipato alla supervisione del controllo delle attrezzature della sala di risveglio
- aver partecipato alle discussioni sui casi clinici di cui al punto 1.

6. Area della rianimazione e dei trattamenti di emergenza
- aver eseguito su manichini le prove di rianimazione cardiopolmonare
- aver partecipato al trasferimento intra- e inter-ospedaliero di pazienti critici
- aver utilizzato adeguate attrezzature di rianimazione portatili ed aver partecipato ad attività di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario
- aver raccolto l'anamnesi ed effettuato l'esame clinico e prescritto il trattamento terapeutico di pazienti con patologia acuta respiratoria, cardiocircolatoria, nervosa e metabolica
- aver trattato pazienti con ritenzione di secrezioni tracheobronchiali
- aver utilizzato broncoscopi, tubi endobronchiali ed altre protesi respiratorie
- aver partecipato ad attività di soccorso extra-ospedaliero avanzato e di trasporto primario.

7. Area della rianimazione e della terapia intensiva
- aver effettuato almeno 300 turni di servizio attivo in un reparto di rianimazione e terapia intensiva polivalente
- aver studiato protocolli di valutazione e di trattamento del paziente in stato di shock
- aver effettuato il cateterismo venoso centrale e aver misurato la pressione venosa centrale
- aver somministrato soluzioni infusionali ed elettrolitiche adeguate per tipologia ed entità ed aver osservato gli effetti della loro somministrazione
- aver partecipato alla valutazione ed al controllo di situazioni emorragiche
- aver valutato il ruolo dell'anestesista nella prevenzione e nel trattamento dell'insufficienza renale acuta
- aver osservato il nursing del paziente critico
- aver partecipato alla valutazione dei pazienti ed averne seguito l'evoluzione clinica sulla base dei principali indici prognostici
- aver preso parte alla valutazione dei livelli di coma
- aver utilizzato le diverse tecniche di ventilazione artificiale
- aver preso parte al trattamento di pazienti critici nei diversi settori specialistici e nelle principali condizioni di interesse intensivologico
- aver applicato protocolli nutrizionali idonei alle esigenze dei principali quadri clinici
- aver studiato protocolli idonei a prevenire il rischio delle infezioni in terapia intensiva
- aver utilizzato protocolli razionali di antibioticoterapia
- aver preso parte alle riunioni organizzative e di aggiornamento del team intensivologico.

8. Area della terapia antalgica
- aver trattato 1500 pazienti affetti da dolore acuto o cronico ivi compreso il dolore postoperatorio
- aver partecipato alla valutazione algologica in numerose situazioni cliniche
- aver studiato protocolli di terapia antalgica nelle diverse condizioni cliniche
- aver partecipato alla conduzione di trattamenti strumentali antalgici
- aver preso parte all'applicazione delle principali tecniche strumentali antalgiche non invasive
- aver seguito l'evoluzione algologica in numerose situazioni cliniche sulla base dell'applicazione di protocolli terapeutici
- aver discusso con gli specialisti medici di altre discipline una condotta terapeutica integrata.

9. Area della terapia iperbarica
- aver preso parte alla selezione dei pazienti da proporre alla terapia iperbarica
- aver partecipato alla preparazione dei pazienti da sottoporre a trattamento iperbarico
- aver preso parte a trattamenti iperbarici nel corso di diversi quadri clinici
- aver discusso con lo staff i protocolli di nursing in corso di terapia ricompressiva
- aver partecipato al trattamento in iperbarismo di pazienti critici sottoposti a ventilazione artificiale, monitoraggio dei parametri clinici, e terapia farmacologica ed infusionale
- aver studiato le misure per la prevenzione dei rischi connessi al trattamento iperbarico.

10. Area del monitoraggio e delle misurazioni
- aver utilizzato un'ampia varietà di attrezzature ed averne discusso i principi di funzionamento, il significato della variazione dei parametri misurati ed i possibili errori
- aver effettuato determinazioni emogasanalitiche ed altri test di funzionalità respiratoria
- aver osservato e monitorizzato le modificazioni dei parametri clinici su pazienti durante la ventilazione meccanica
- aver proceduto all'applicazione delle diverse tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo dei diversi parametri di interesse intensivologico nelle varie situazioni cliniche.

11. Area dell'organizzazione
- conoscere le principali esigenze strutturali e funzionali delle sale operatorie, delle sale di risveglio, dei reparti di rianimazione e di terapia intensiva e di terapia del dolore
- conoscere le normative attinenti la specialità dello Stato, della Regione, e dell'Ospedale ove si opera
- saper calcolare il rapporto costo/beneficio di un modello organizzativo
- dimostrare di conoscere le implicazioni giuridiche e legali inerenti l'attività professionale.

Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate.

Nel Regolamento didattico dell'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.


Programmazione didattica



- STATINI DI FREQUENZA: i medici in formazione sono tenuti a compilare gli statini di frequenza nei reparti che dovranno essere vidimati dal primario del reparto;

- REGISTRO ATTIVITA' ED ESAMI: i Medici specializzandi dovranno compilare ed aggiornare quotidianamente il registro delle attività operatorie e degli esami e procedure speciali a cui abbiano eventualmente partecipato;

- RIUNIONE MENSILE: una volta al mese si terrà una riunione collettiva di tutti i medici in formazione afferenti alla Scuola in cui verranno affronati i problemi della specialità;

- JOURNAL CLUB: ogni martedì pomeriggio si terrà un incontro di formazione ed approfondimento scientifico (Journal club); la partecipazione attiva e passiva a questi incontri è auspicata;

- VIAGGI DI ISTRUZIONE ED APPROFONDIMENTO: i viaggi di istruzione e perfezionamento presso enti qualificati nella Penisola o altrove andranno autorizzati dal Direttore; per avere l'autorizzazione sarà necessario proporre un progetto di approfondimento scientifico e o professionale;

- PRODUZIONE SCIENTIFICA: i medici in formazione specialistica dovranno produrre durante ogni anno di corso n° 3 Abstracts o, in alternativa, un lavoro scientifico su rivista indicizzata.

- ATTIVITA' ASSISTENZIALE DEGLI SPECIALIZZANDI
Scarica il piano di lavoro dell'attività assistenziale degli specializzandi 
Piano di lavoro[file.pdf 34 Kb]


Docenti

 


DOCENTI:
- Dott.ssa Barbara Batteta
- Dott. Giovanni Mauro Carta
- Prof. Plinio Carta
- Prof. Francesco Casula
- Prof. Pierluigi Cocco
- Dott.ssa Maria Collu
- Prof. Socrate Congia
- Prof. Ernesto D'Aloja
- Prof. Gianni Erriu
- Dott. M. Evangelista
- Prof. Gabriele Finco
- Prof. Walter Fratta
- Prof. Rino Mancinelli
- Prof. Antonio Marchi
- Prof. Francesco Marongiu
- Prof. Luigi Marongiu
- Dott.sa Cristina Maxia
- Prof. Luigi Meloni
- Dott. Mario Musu
- Dott. A. Perego
- Prof. Giuseppe Pisano
- Dott. Giorgio Tamburini
- Prof. Michele Tupputi


TUTOR:
- Enzo Businco
- Domenico Cadeddu
- Paolo Castaldi
- Gianpietro Cubeddu
- Angelo Desogus
- Tonino Farci
- Paolo Gungui
- Giovanni Manduco
- Paolo Marongiu
- Marco Piga
- Nello Sollai


Rappresentanti degli Specializzandi