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Anestesia e Rianimazione - Scuola e Obiettivi formativi PDF Stampa E-mail
Indice
Anestesia e Rianimazione
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Scuola e Obiettivi formativi

Titolo rilasciato: Specialista in anestesia e rianimazione
Area Funzionale: Servizi clinici
Sotto-area: Servizi clinici diagnostici e terapeutici
Classe: Servizi clinici specialistici
Durata anni: 5

 

- Nella Facoltà di Medicina e Chirurgia è istituita la Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione. La Scuola risponde alle norme generali delle Scuole di Specializzazione dell'area medica.

La Scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nei settori dell'Anestesiologia, della Rianimazione, della Terapia Intensiva, della Terapia -Antalgica e della Terapia Iperbarica.
La Scuola è articolata negli indirizzi di:

a) Anestesiologia e Rianimazione
b) Terapia Intensiva
c) Terapia Antalgica
d) Terapia Iperbarica

La Scuola rilascia il titolo di Specialista in Anestesia e Rianimazione.

Il corso ha la durata di 4 anni.

La Scuola ha la sua sede amministrativa presso il Dipartimento di Scienze Mediche Internistiche, Anestesiologiche e Immunoinfettivologiche.
Concorrono al funzionamento della Scuola le strutture della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari e quelle del S.S.N. individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6 comma 2 del D.lgvo 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla Tab. A e quello dirigente del S.S.N. delle corrispondenti aree funzionali e discipline.

Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi è di 6 per ciascun anno di corso.

La Scuola comprende undici aree di addestramento professionalizzante:
a) Preparazione preoperatoria e del trattamento medico
b) Anestesia generale
c) Anestesia loco-regionale
d) Anestesia e Terapia Intensiva nelle specialità
e) Assistenza perioperatoria
f) Rianimazione ed intervento di emergenza
g) Rianimazione e terapia intensiva
h) Terapia antalgica
i) Terapia iperbarica
l) Monitoraggio e misurazioni
m) Organizzazione

Aree di addestramento professionalizzante

Le Aree di addestramento professionalizzante e i relativi settori scientifico-disciplinari sono indicati nella sottoriportata tabella:

TABELLA A

AREA A. - Preparazione preoperatoria e trattamento medico
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare correttamente e preparare adeguatamente il paziente all'intervento chirurgico, individuando lo stato psicologico e le condizioni fisiopatologiche che possono influenzare la condotta anestesiologica.

AREA B. - Anestesia generale
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di scegliere e somministrare farmaci ed utilizzare tecniche idonee a determinare ed a mantenere uno stato di anestesia generale in condizioni di elezione ed in quella di urgenza.

AREA C. - Anestesia loco-regionale
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di applicare le principali tecniche di anestesia loco-regionale.

AREA D. - Anestesia e terapia intensiva nelle specialità
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di condurre un trattamento anestesiologico completo, appropriato e sicuro nei diversi settori di applicazione; saper illustrare i principi dei più comuni ed importanti interventi che richiedono un trattamento anestesiologico sia in condizioni di elezione che in quelle di urgenza nei seguenti settori: neurochirurgia, toracochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia pediatrica, ginecologica ed ostetrica, chirurgia addominale, maxillo-facciale, dei trapianti, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare, chirurgia plastica, ortopedia, oculistica, indagini radiologiche, radioterapia, ecc.; trattare il paziente durante e dopo tali procedure specialistiche collaborando con gli altri membri dello staff operatorio.

AREA E. - Assistenza perioperatoria
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di controllare l'evoluzione dell'immediato recupero postoperatorio, il trattamento clinico del dolore postoperatorio.

Area F. - Rianimazione ed intervento di emergenza
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare le principali sindromi di pertinenza della rianimazione: nonché essere in grado di affrontare le principali situazioni di emergenza sanitaria intra- ed extra-ospedaliere.

AREA G. - Rianimazione e terapia intensiva
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare i principali quadri di interesse intensivologico, conoscere la basi fisiopatologiche ed applicare le principali tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo di parametri cardiologici, emodinamici, respiratori, neurologici, neurofisiologici, metabolici.

AREA H. - Terapia antalgica
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di arrecare sollievo al dolore acuto e cronico; conoscere le basi anatomiche e fisiologiche della genesi, conduzione e percezione dello stimolo doloroso; conoscere le caratteristiche farmacologiche e le modalità di impiego degli analgesici.

AREA I. - Terapia iperbarica
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le indicazioni al trattamento iperbarico, saper diagnosticare i quadri clinici per i quali il trattamento deve considerarsi elettivo ed essere in grado di applicarlo adeguatamente.

AREA L. - Monitoraggio e misurazioni
Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare le diverse situazioni che richiedono un monitoraggio e di scegliere la strumentazione adatta; deve saper definire i principi di misurazione delle più importanti variabili fisiologiche.

AREA M. - Organizzazione
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le principali esigenze organizzative dell'anestesiologia e rianimazione anche in relazione alle implicazioni bioetiche legali della pratica medica ed anestesiologica.

Durante i 5 anni di corso è richiesta la frequenza nei seguenti reparti, divisioni, ambulatori e laboratori, che garantiscono, oltre ad un'adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale pratico compreso il tirocinio nella misura stabilita dalle normative comunitarie (L. 428/1990 e D.Lvo 257/1991):
- Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione;
- sale operatorie di chirurgia generale e specialità chirurgiche;
- sale di risveglio post-operatorio;
- Centro di Rianimazione;
- reparti di Terapia Intensiva;
- Pronto Soccorso;
- sale parto;
- ambulatori di anestesia e terapia antalgica;
- laboratori di diagnostica invasiva e non-invasiva.

Standard complessivo di addestramento professionalizzante

Lo Standard complessivo di addestramento professionalizzante è quello indicato nella sottoriportata tabella:

TABELLA B


Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, avere superato gli esami annuali ed il tirocinio, e deve dimostrare di aver raggiunto una completa preparazione professionale specifica, basata sulla dimostrazione di avere personalmente eseguito atti medici specialisti, come di seguito specificato:

1. Area della preparazione preoperatoria e del trattamento medico
- aver partecipato alla discussione preoperatoria di almeno 1000 casi clinici
- aver discusso la preparazione preoperatoria
- aver osservato la preparazione di routine
- conoscere gli effetti della premedicazione e le sue conseguenze nel periodo pre e post-operatorio.

2. Area dell'anestesia generale
- aver acquisito esperienza nel somministrare anestesie generali ad almeno 500 pazienti in tutte le branche chirurgiche
- aver utilizzato un'ampia varietà di attrezzature
- aver applicato le diverse tecniche di monitoraggio
- aver utilizzato uno stimolatore nervoso
- aver valutato il funzionamento delle attrezzature in ambito clinico.

3. Area dell'anestesia loco-regionale
- aver acquisito autonomia nell'attuazione delle principali tecniche di anestesia loco-regionale e nell'analgesia del parto.

4. Area dell'anestesia nelle specialità e della terapia intensiva postoperatoria
- aver effettuato il trattamento anestesiologico per pazienti di tutte le branche chirurgiche con almeno 500 anestesie generali
- aver eseguito nel decorso postoperatorio almeno 1000 casi clinici anche nell'ambito dei turni di cui al punto 7
- aver utilizzato in sala operatoria le più comuni posizioni chirurgiche (laterale, litotomica, ecc)
- aver osservato, durante un tirocinio in sala operatoria di cardiochirurgia , l'applicazione di tecniche di circolazione e di ossigenazione extracorporea.

5. Area dell'assistenza perioperatoria
- aver effettuato un periodo continuativo di servizio presso la sala di risveglio
- aver partecipato alle visite postoperatorie
- aver partecipato alla supervisione del controllo delle attrezzature della sala di risveglio
- aver partecipato alle discussioni sui casi clinici di cui al punto 1.

6. Area della rianimazione e dei trattamenti di emergenza
- aver eseguito su manichini le prove di rianimazione cardiopolmonare
- aver partecipato al trasferimento intra- e inter-ospedaliero di pazienti critici
- aver utilizzato adeguate attrezzature di rianimazione portatili ed aver partecipato ad attività di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario
- aver raccolto l'anamnesi ed effettuato l'esame clinico e prescritto il trattamento terapeutico di pazienti con patologia acuta respiratoria, cardiocircolatoria, nervosa e metabolica
- aver trattato pazienti con ritenzione di secrezioni tracheobronchiali
- aver utilizzato broncoscopi, tubi endobronchiali ed altre protesi respiratorie
- aver partecipato ad attività di soccorso extra-ospedaliero avanzato e di trasporto primario.

7. Area della rianimazione e della terapia intensiva
- aver effettuato almeno 300 turni di servizio attivo in un reparto di rianimazione e terapia intensiva polivalente
- aver studiato protocolli di valutazione e di trattamento del paziente in stato di shock
- aver effettuato il cateterismo venoso centrale e aver misurato la pressione venosa centrale
- aver somministrato soluzioni infusionali ed elettrolitiche adeguate per tipologia ed entità ed aver osservato gli effetti della loro somministrazione
- aver partecipato alla valutazione ed al controllo di situazioni emorragiche
- aver valutato il ruolo dell'anestesista nella prevenzione e nel trattamento dell'insufficienza renale acuta
- aver osservato il nursing del paziente critico
- aver partecipato alla valutazione dei pazienti ed averne seguito l'evoluzione clinica sulla base dei principali indici prognostici
- aver preso parte alla valutazione dei livelli di coma
- aver utilizzato le diverse tecniche di ventilazione artificiale
- aver preso parte al trattamento di pazienti critici nei diversi settori specialistici e nelle principali condizioni di interesse intensivologico
- aver applicato protocolli nutrizionali idonei alle esigenze dei principali quadri clinici
- aver studiato protocolli idonei a prevenire il rischio delle infezioni in terapia intensiva
- aver utilizzato protocolli razionali di antibioticoterapia
- aver preso parte alle riunioni organizzative e di aggiornamento del team intensivologico.

8. Area della terapia antalgica
- aver trattato 1500 pazienti affetti da dolore acuto o cronico ivi compreso il dolore postoperatorio
- aver partecipato alla valutazione algologica in numerose situazioni cliniche
- aver studiato protocolli di terapia antalgica nelle diverse condizioni cliniche
- aver partecipato alla conduzione di trattamenti strumentali antalgici
- aver preso parte all'applicazione delle principali tecniche strumentali antalgiche non invasive
- aver seguito l'evoluzione algologica in numerose situazioni cliniche sulla base dell'applicazione di protocolli terapeutici
- aver discusso con gli specialisti medici di altre discipline una condotta terapeutica integrata.

9. Area della terapia iperbarica
- aver preso parte alla selezione dei pazienti da proporre alla terapia iperbarica
- aver partecipato alla preparazione dei pazienti da sottoporre a trattamento iperbarico
- aver preso parte a trattamenti iperbarici nel corso di diversi quadri clinici
- aver discusso con lo staff i protocolli di nursing in corso di terapia ricompressiva
- aver partecipato al trattamento in iperbarismo di pazienti critici sottoposti a ventilazione artificiale, monitoraggio dei parametri clinici, e terapia farmacologica ed infusionale
- aver studiato le misure per la prevenzione dei rischi connessi al trattamento iperbarico.

10. Area del monitoraggio e delle misurazioni
- aver utilizzato un'ampia varietà di attrezzature ed averne discusso i principi di funzionamento, il significato della variazione dei parametri misurati ed i possibili errori
- aver effettuato determinazioni emogasanalitiche ed altri test di funzionalità respiratoria
- aver osservato e monitorizzato le modificazioni dei parametri clinici su pazienti durante la ventilazione meccanica
- aver proceduto all'applicazione delle diverse tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo dei diversi parametri di interesse intensivologico nelle varie situazioni cliniche.

11. Area dell'organizzazione
- conoscere le principali esigenze strutturali e funzionali delle sale operatorie, delle sale di risveglio, dei reparti di rianimazione e di terapia intensiva e di terapia del dolore
- conoscere le normative attinenti la specialità dello Stato, della Regione, e dell'Ospedale ove si opera
- saper calcolare il rapporto costo/beneficio di un modello organizzativo
- dimostrare di conoscere le implicazioni giuridiche e legali inerenti l'attività professionale.

Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate.

Nel Regolamento didattico dell'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.